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"Il Consorzio del Prosciutto di Parma, in collaborazione con la Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari, ha valutato materiali alternativi a quelli plastici tradizionali per il confezionamento del Prosciutto di Parma preaffettato. Tali materiali alternativi, oggi già utilizzabili adattando i tempi minimi di conservazione, provengono da più fonti e con differenti modalità di riciclaggio. Sono state effettuate prove di confezionamento con vassoi in carta riciclabile, in polietilene tereftalato (PET) riciclabile e combinazioni di bottom e top a base di materiale compostabile (acido polilattico).
Nel 2019 il Consorzio ha inoltre aderito al progetto triennale ECOFUNCO, Eco sustainable multifunctional biobased coatings with enhanced performance and end of life options, finanziato dalla Commissione Europea, che si è proposto di selezionare, estrarre e funzionalizzare biomolecole ottenute da scarti di lavorazione (es. pomodoro, legumi ecc.) per ottenere nuovi coating.
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"Il Consorzio del Prosciutto di Parma, in collaborazione con il Politecnico di Milano ed Enersem, ha avviato un progetto di transizione ecologica che ha l’obiettivo di promuovere iniziative sulla sostenibilità ambientale che risultino scientificamente innovative e utili alle imprese del settore. Il progetto è articolato su tre fasi: calcolo dell’impronta ambientale del comparto attraverso l’applicazione della metodologia PEF sviluppata dalla CE; attivazione dello schema volontario Made Green in Italy promosso dal MiTE e creazione di un software di supporto alle decisioni ambientali delle aziende, funzionale al calcolo e alla riduzione dell’impronta ambientale. Saranno analizzate misure di efficienza energetica nei prosciuttifici, quali l’ottimizzazione dei sistemi di condizionamento, l’efficientamento dei frigoriferi, l’introduzione di tecnologie innovative per il controllo dell’umidità in fase di stagionatura, massimizzando recuperi termici e utilizzo di rinnovabili.
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Il progetto di transizione ecologica avviato dal Consorzio del Prosciutto di Parma in collaborazione con il Politecnico di Milano ed Enersem prevede tra l’altro di identificare le soluzioni di packaging in grado di favorire la riduzione dello spreco alimentare da parte del consumatore (aumento della shelf-life, richiusura del packaging…). Oltre all’intervento sulla struttura del packaging, sono previste azioni di comunicazione per informare il consumatore su aspetti connessi allo spreco alimentare, come ad esempio: modalità di conservazione del prodotto, informazioni sulle date di scadenza, valorizzazione delle parti edibili meno pregiate.